Jumbo-Visma, Van Aert torna a parlare del divorzio con la squadra di Nuyens: “Il suo team aveva tanti problemi, non ho avuto altra scelta che andarmene”
Wout Van Aert torna a parlare del divorzio da Nick Nuyens e dalla Verandas Willems-Crelan. Come noto, alla fine del 2018 il campione belga interruppe unilateralmente il proprio contratto con la formazione guidata dal vincitore del Giro delle Fiandre 2011 per passare nel WorldTour con la Jumbo-Visma. Da allora, tra le due parti è iniziata una battaglia legale che, inizialmente, ha visto assolto il 27enne; una sentenza poi ribaltata in appello, con Van Aert che è stato quindi condannato a pagare a Nuyens un risarcimento di 662mila euro. Sia il corridore belga che il suo ex datore di lavoro hanno tuttavia fatto ricorso in cassazione, dunque il processo è ancora lontano dal trovare una conclusione.
In un’intervista a Sporza, il vincitore della Milano-Sanremo 2020 è tornato sulla questione e sulle motivazioni che, all’epoca, lo spinsero a rompere con la sua squadra: “In primo luogo, sono molto felice di aver lasciato la squadra di Nick. La mia carriera è iniziata davvero quando sono finito qui (alla Jumbo-Visma, ndr) e da allora è decollata sul serio. Sono sicuro che nella sua squadra le cose non avrebbero funzionato. Il team con cui ero in quel momento aveva tanti problemi con la struttura, che non era professionale, c’erano problemi con i materiali”.
“Se poi scopri che Nick stava cercando di ottenere una prova scritta che il problema ero io, cosa che ha chiesto a Niels (Albert, ndr), allora la fiducia viene meno – ha proseguito Van Aert – Quindi non ho avuto altra scelta che andarmene. Non credo che tu possa avere un rapporto di lavoro con il tuo capo se cerca di ottenere qualcosa del genere. All’improvviso mi sono trovato in una situazione molto difficile. Fortunatamente è finita, ma il processo è ancora in corso“.
Il 27enne parla anche di episodi di “bullismo” nei suoi confronti da parte di Nuyens e dei suoi legali: “La scorsa estate tutti i miei conti sono stati improvvisamente bloccati venerdì 13. Ero all’estero per un ritiro e non potevo più effettuare transazioni. La corte d’appello si era pronunciata a loro favore. Invece di informare i miei avvocati, hanno eseguito la sentenza tramite un ufficiale giudiziario. Deontologicamente, non è proprio il modo in cui le cose dovrebbero andare tra avvocati”.
In attesa della sentenza della cassazione, il belga si è detto contento di aver lasciato la Verandas Willems-Crelan e di essersi trasferito alla Jumbo-Visma, e di voler proseguire la battaglia legale fin quando possibile: “Sono stato felice al 100% negli ultimi anni e ho vinto gare molto belle. Ho deciso di continuare il processo il più a lungo possibile. Penso che sia del tutto ingiustificato quello che è successo. Ogni giorno, è una nuova conferma che il problema non ero io, ma la squadra in cui ero. Sono con la Jumbo-Visma da tre anni e qui non ci sono persone che direbbero che non possono lavorare con me. Questa è una motivazione a non lasciar perdere. Rifarei tutto di nuovo? Al 300% sì”. ha concluso Van Aert.
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